Le Tradizioni

S'Urtzu: l'antica maschera di Sadali

S’Urtzu, un caprone nero manifestazione del dio Dioniso che nasce e muore ogni anno, proprio come fa la vegetazione. Questa è la forza evocativa di una maschera che Sadaliannovera da sempre nelle proprie usanze e tradizioni e alla quale è legata sin dall’antichità.

Nel suo significato più primitivo s’Urtzu rappresenta la passione e la morte di Dioniso, si tratta dunque di una maschera zoomorfa rappresentante il capro che è la forma animale tramite cui si manifesterebbe la divinità. Il suo valore sacro però si è trasformato nel tempo arrivando ad assumere una veste più carnevalesca. S’Urtzu diventa cosi l’incarnazione di una lotta tra il bene e il male, tra l’uomo e le forze della natura che tenta di dominare tramite riti propiziatori che vengono rievocati in occasione del carnevale quando s'omadori", il pastore che tiene "sa soga" cerca di dominare s’Urtzu, il rigido inverno e oscura forza del male. Le donne de "su pimpirimponi", aiutano a placare il malvagio con le loro danze e i loro canti.

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