Il territorio

Sadali, la perla della Sardegna: un tesoro da conservare. La parola alla sindaca Romina Mura

Borgo caratteristico dell’entroterra sardo, Sadali conta all’incirca 900 abitanti dislogati lungo un territorio di 4988 ettari dove paesaggi mozzafiato si alternano a testimonianze di un passato remoto che si è ben conservato fino ai nostri giorni. Perle come queste, poco conosciute ai più, si ammirano per la loro capacità di conservare tradizioni, riti e costumi dal carattere fortemente tribale, prova di un indiscutibile attaccamento degli abitanti alla proprie radici storiche. Una conoscenza più approfondita del territorio arriva dall’intervento di Romina Mura, al suo secondo mandato come sindaca di Sadali, che ci permette di osservare da un punto di vista privilegiato i tratti peculiari di questo territorio dal forte carattere agro-pastorale.

"Ritengo che chiunque abbia passione politica, dovrebbe misurarsi con l'amministrazione locale, di un paese come Sadali in special modo”. Le parole della prima cittadina assecondano un principio preponderante del fare politica per cui la dimensione locale si rivela un terreno di prova performante all’azione politica in senso più ampio.

Le iniziative intraprese dalla sindaca nel corso di un mandato e mezzo, il primo dal 2010 al 2015 il secondo in corso e iniziato a giugno 2015, fanno parte di un progetto di ampio respiro volto alla valorizzazione di un territorio che passa, oltre che per la promozione delle attività economiche, delle bellezze naturalistiche e delle ricchezze artistico-culturali, per il sostegno ai cittadini e alle famiglie. Sadali si sta confrontando da tempo con il fenomeno dello spopolamento, un problema che condivide con diverse, piccole realtà italiane e che rischia di emarginare territori di inestimabile valore. La lotta all’abbandono dei piccoli centri è diventato uno dei capi saldi dell’amministrazione Mura, tanto che è la sindaca stessa ha raccontare il suo impegno "nella battaglia, difficile, molto difficile, contro lo spopolamento. Anche qui –continua la prima cittadina- ho messo in pratica tutta una serie di azioni specifiche. E ho presentato una proposta di legge sull'istituzione del reddito di insediamento per chi si trasferisce a vivere nei piccoli comuni”.


Dal consiglio comunale all’aula di Montecitorio, la politica che concilia interessi locali e nazionali

L’attività in parlamento è per l’On. Mura una spinta a operare con maggiore determinazione per Sadali. Dopotutto, il ruolo di sindaca, come lei stessa sottolinea, si lega inevitabilmente a quello di deputata parlamentare. Due attività che spesso convergono nella stessa azione politica: "Confesso che la mia attività di Sindaca e il mio mandato parlamentare si intrecciano parecchio, come si può vedere dalla mia attività legislativa”. Temi come il lavoro femminile e il diritto di poter conciliare l’attività lavorativa con quella famigliare hanno dato forte impulso ad alcune iniziative intraprese dalla Mura come sindaca e deputata. "Se dovessi raccontare i tratti salienti della mia esperienza amministrativa, direi che in questi 7 anni ho lavorato molto per supportare le famiglie e in particolare le mamme. Nel mio comune è attivo il bonus bebè per i bambini fino a 6 anni di età, non c'è l'asilo nido ma attraverso il progetto mamma accogliente abbiamo istituito un servizio di supporto alle mamme lavoratrici per i bimbi non ancora in età di scuola materna”. Risale a qualche settimana fa invece una proposta di legge presentata dall’onorevole riguardo il congedo lavorativo per le donne che soffrono di dismenorrea. Una pdl (proposta di legge, ndr), attualmente al vaglio dell’aula, che ha sollevato un dibattito interno al mondo femminile, e non solo, sulle differenze di genere.

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